Anche il G7 si fa

15-06-2021
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Durante la terza e ultima giornata del vertice G7, a presidenza britannica di Carbis Bay, con i leader ospiti di Australia, Corea del Sud, India Sudafrica e di Onu e Oms, dopo le annunciate dichiarazioni sul piano pandemico globale è stato il turno dell’argomento clima. Infatti , il padrone di casa Boris Johnson, assieme ad anticipate dichiarazioni da parte degli USA, si impegna a frenare il riscaldamento delle temperature globali future non oltre 1,5 gradi.

L’incontro si è successivamente articolato in due sessioni di lavoro. Durante la prima ,il naturalista David Attenborough, non che ambasciatore speciale del dossier climatico, ha avvertito le grandi potenze che non c’è tempo da perdere e che gli esseri umani si trovano già sull’orlo dell’abisso sul punto di destabilizzare il pianeta e la natura in modo irrimediabile.

In risposta all’ambasciatore, la presidenza britannica ha diffuso una bozza del vertice di Carbis Bay nella quale è presente un piano finanziario per la realizzazione di infrastrutture ecologicamente sostenibili in paesi in via di sviluppo. Questa strategia sarà da condividere nella conferenza internazionale sul clima in programma per novembre a Glasgow.

Inoltre Boris Johnson lancia una proposta di contributo da mezzo miliardo di sterline da destinare attraverso lo UK Blue Planet Fund a paesi come Ghana, Indonesia e Isole del Pacifico contro la pesca sregolata e l’inquinamento dei mari, in difesa del sistema costiero e a tutela delle barriere coralline.

Il premier britannico in conclusione del Summit ha dichiarato che:

“C’è una relazione diretta infatti fra la riduzione delle emissioni nocive, la salvaguardia della natura, la creazione di nuovi posti di lavoro e la garanzia di una crescita economica a lungo termine. Questo G7 rappresenta un’opportunità senza precedenti per guidare il mondo verso una rivoluzione industriale Green che abbia il potenziale di trasformare il nostro modo di vivere.”